sabato 19 settembre 2015

MAKING WOMEN WORLD CONGRESS | MILANO EXPO 2O15

MILANO #EXPO2015 26 27 28 SETTEMBRE 2015 CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE PECHINO VENT’ANNI DOPO LA CARTA DELLE DONNE DEL MONDO Palazzo Lombardia presso Piazza di Lombardia,1 3^ giornata 28 settembre 2015 Pomeriggio 14 19 "Gender+Urban" Nello spazio urbano, la percentuale dei luohi dedicati alle donne rispetto a quella degli uomini è molto basso. Un problema sentito anche in ambito internazionale tanto da far nascere l’”Associazione Toponomastica Femminile”, che ha prodotto un censimento accurato e minuzioso di tutti i Comuni d’Italia e di alcune realtà d’oltralpe e che per prima ha posto all’opinione pubblica questo problema promuovendo ricerche, e mostre per sensibilizzare ogni singolo territorio affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani, fossero dedicati alle donne per compensare la grave disparità esistente. In ogni caso, è necessario provocare l'innesto di un nuovo approccio al processo di progettazione dello spazio e architettura urbana, con una metodologia che punta alla qualità prima della quantità. Per fare questo dovremo partecipare tutti, ad ogni livello di concertazione e decisione, in nome della garanzia di genere e per costruire insieme lo sviluppo reale della società civile. Video di AIDIA sulle questioni del gender planning, 9' coordina: Lucia Krasovec Lucas, architetto, vicepresidente nazionale AIDIA,cons. OAPPCTrieste con Fabiana Martini, vicesindaca di Trieste,Una città di frontiera Serena Pellegrino, Onorevole, architetto e vicepresidente Commissione Ambiente Eva Kail, City of Vienna, Executive Group for Construction and Technology, Urban Planning Group (in videoconferenza) Marisa Fantin, architetto, Presidente OAPPC Vicenza Lisa Borinato, architetto, consigliere CNA Flavia Marzano, "Donne, città e tecnologie", Presidente di Stati Generali dell'Innovazione e ideatrice della Rete WISTER Danila Baldo,Toponomastica femminile,Percorsi

venerdì 12 giugno 2015

STATI GENERALI

OGGI ABBIAMO PRESENTATO IL NOSTRO PROGETTO 50|50 PROGETTAZIONE URBANA SENZA GENERE Le donne hanno avuto accesso a posizioni di rilievo e decisive da meno di cento anni, per quanto riguarda la progettazione urbana. Questo aspetto è in realtà un limite per la comunità, non perché le idee sono di genere, ma perché l’intelligenza e le capacità di uomini e donne sono diverse e si dovrebbero sviluppare e attuare in modo sinergico. Le città potranno dirsi cambiate solo quando tutte le cariche ad alto livello saranno ricoperte senza distinzione di genere, poiché le abilità di creare e gestire le complessità, di affrontare e risolvere le problematiche, di inventare nuovi processi di benessere e bellezza collettivi, verranno sinergicamente convogliate per il bene comune. Il progetto vuole stabilire una presenza paritaria nei tavoli tecnici di consultazione decisionali relativamente le questioni riguardanti la città, il territorio, il paesaggio, l’architettura. Non è più solo una questione di genere, è la consapevolezza che lo spazio di vita deve migliorare, e che possiamo mettere insieme le specificità con nuove sensibilità e attenzione, progredire con l’attivazione di nuove modalità partecipative. Il progetto non vuole attivare esperienze interessanti soltanto per le donne, qualcosa di separato e parallelo ad altri percorsi consultivi: si tratta di costruire un laboratorio politico comune, con la partecipazione di donne e uomini, che possano superare l’imparzialità anche delle prassi di partecipazione, dove valgono equamente rappresentatività e rappresentanza, sulle questioni inerenti le relazioni da intrattenere con la politica, per la città e il territorio. La presenza di donne architetti e ingegneri in tutti i luoghi in cui si decide, porterà all’innesto di un nuovo approccio al processo di progettazione degli spazi di vita, attraverso una metodologia lavorativa che punta alla qualità prima della quantità, per costruire un percorso che possa contribuire allo sviluppo e all’innovazione della società civile. In linea con i progetti di valorizzazione della professionalità al femminile a livello nazionale, come INGEGNO AL FEMMINILE del CNI e AEQUALE del CNAPPC, AIDIA si propone come interfaccia rappresentativa delle questioni urbane e territoriali - nelle Commissioni urbanistiche, Tavoli tecnici, etc, quale strumento di consultazione e collaborazione per la gestione, eccellente, del capitale naturale della città, per sperimentare effettivamente la democrazia. AIDIA vuole diventare il supporto delle decisioni per e sulla città, per identificare gli elementi tangibili e intangibili dello spazio e delle città, per capire come possono coesistere e interagire positivamente. Questo progetto è replicabile in tutte le città e regioni del territorio italiano.

venerdì 1 maggio 2015

MECCANICHE URBANE. FARE CITTA'.2.O

SECONDO APPUNTAMENTO IN PROGRAMMA RELATIVO LE CONVERSAZIONI SULLE MECCANICHE URBANE VENERDì 22 MAGGIO 2O15