venerdì 7 novembre 2014

IMMAGINE DELLA CITTA'

convegno, 14 novembre 2014, Trieste, 9.00-18.30 MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Partendo dal presupposto per cui ogni riflessione sullo spazio sia legata alla capacità di ripensare al futuro guardando e recuperando le qualità espresse nei progetti del passato, come guida per l’innovazione, quale sarà l’immagine della città? La partecipazione attiva di tutte le professionalità, quindi non solo architetti e ingegneri, alle scelte strategiche ma anche del quotidiano, potrà contribuire alla costruzione innovativa e adeguata degli spazi di vita? L’approccio focalizzato sull’organismo città, che inevitabilmente esprime identità, struttura e significato, dovrà mettere nuovamente al centro la comunità, per progettare con semplicità e con rigore logico-funzionale. Questo non vuol dire rinunciare alla complessità e alla bellezza, tenendo conto della storia e dell’ambiente, dei bisogni e delle potenzialità, ma attendere alla sua leggibilità, che si ritrova nel disegno urbano, nella percezione della sua mmagine e del suo ambiente. In questo senso A.I.D.I.A. lancia una sfida per identificare l’immagine della città, per attivare azioni e dialogo tra le amministrazioni pubbliche e la cittadinanza, per promuovere maggiore attenzione e sensibilità sui problemi cruciali dei luoghi di vita e del paesaggio. Questo primo convegno è il manifesto della città che vorremmo, per mettere nuovamente in atto i saperi e le capacità, per progettare la qualità del quotidiano, mettendo in evidenza anche l’ingegno al femminile. Si ringrazia Paolo Mizzan per i suoi urban visual.
The aim of A.I.D.I.A. is to develop a debate between public administration and citizens, to promote more attention and sensibility to crucial issues regarding landscape and urban development. Starting from the assumption that any consideration about space is closely linked to the ability of planning the future through a retrospective of the past, A.I.D.I.A. Trieste promotes a discussion about the concept of image of the city, built without any gender specificity, with the participation of different professionals, to suggest strategic choices to design cities as well as decisions for everyday life in an innovative way. After 54 years since the publication of the Kevin Lynch research, does still exist a lecture of the urban landscape, as human space for humans beings, for which it is possible to read its figurability? The approach focalized on the urban body, that unavoidably expresses identity, structure and significance, will again focus on the needs of the community, to design a city with simplicity and functionality. This doesn’t mean to renounce to the complexity and the beauty, considering history, environment, aims and potentialities, but rather to look at its readability in the present urban plans, in the perception of its image and reference space elements.
LAURA THERMES Laura Thermes, architetto e professore universitario. Dal 2009 è Accademica di San Luca. Dal 1966 condivide con Franco Purini lo studio professionale di Roma. Dopo aver insegnato alla Facoltà di Architettura di Roma, dal 1995 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, dove dal 1999 al 2005 è stata Direttore del Dipartimento di Arte, Scienza e Tecnica del Costruire e sempre dal 1999 è coordinatore del Dottorato di Progettazione Architettonica e Urbana Il progetto dell’esistente e la città meridionale da lei stessa istituito. Dal 2002 è responsabile scientifico dei Laboratori Internazionali di Architettura - LidA -, che si svolgono ogni anno in un centro urbano del Meridione in stretto rapporto con le amministrazioni locali fornendo contributi progettuali su specifiche problematiche. Ha tenuto numerosi corsi come visiting professor presso Facoltà di Architettura nord e sud-americane e in Mozambico ed è invitata con continuità a tenere lezioni e conferenze. L’attività professionale e didattica è accompagnata con continuità da una riflessione sulle problematiche teoriche dell’architettura, che ha dato luogo a numerosi articoli e saggi (Brevi note sulle infrastrutture, 2012; La città e l'architettura tra locale e globale, 2011; La composizione architettonica, 2011; Il paesaggio nel XXI secolo, 2011; La sostenibilità tra paesaggio, città e architettura, 2010; Leggere un paesaggio, 2009; Centri storici e città del futuro, 2009; Un senso possibile della composizione, 2008; Architettura e società. Una contraddizione vitale, 2008). L'attività dello Studio Purini/Thermes è stata oggetto di riflessione in alcune monografie tra le quali: Franco Purini e Laura Thermes, Aforismi architettonici, Milano 1995; Maria Dolores Morelli (a cura di), Saper Credere in Architettura – Trentacinque domande a Franco Purini e Laura Thermes, 1998 e successivamente ampliata nel 2007; Giacinto Cerviere (a cura di), Franco Purini e Laura Thermes, Dittico Siciliano, 1999, il Quaderno di “Anfione Zeto” Franco Purini e Laura Thermes, 2008; Maurizio Oddo, Purini/Thermes,Architetture siciliane, 2008; Maurizio Oddo, Purini/Thermes, 2009.
MARIA ANTONIETTA CESTER TOSO Nata a Trieste il 1° maggio 1925. Ha frequentato il Ginnasio Liceo “Jacopo Stellini” di Udine e poi la facoltà di architettura di Venezia dove si è laureata nel novembre del 1949 discutendo, con il professor G. Samonà, una tesi sull’edilizia popolare. Ha quattro figli, dodici nipoti e quattro pronipoti. Dal 1951 ha studio proprio a Gonars. Ha lavorato qua e là per l’Italia dal nord al sud (da Magenta all’isola del Giglio da Roma fino a Siracusa) e dal 1971 soprattutto nel campo del restauro. Si ricordano tra gli altri: il Bergum – casa munita a Campeglio – casa Nasi a Barbarasco, la biblioteca Florio a Persereano, casa Maldini a Santa Marizza (la famosa “Casa a nord est” che ha ispirato l’omonimo romanzo), Villa Chiozza a Scodovacca, casa Fortunaso a Palmanova, casa Toniatti a San Michele al Tagliamento, villa Costantini-Scala a Mereto di Capitolo, casa Meneghel a Prata di Pordenone, lo studio legale Campeis a Udine, l’albergo Valbruna Inn a Valbruna, la centrale idroelettrica a Pasiano di Pordenone e la casa-forte Nussi-Deciani-Zamò a Manzano. Ha lavorato nel campo dell’edilizia privata progettando e realizzando negozi e abitazioni in regione a Gonars, Udine, Pordenone, Trieste, Trasaghis, Colloredo di Montalbano, Cervignano del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Manzano, Trivignano Udinese, Valvasone, Pian Cavallo, Montereale, Palmanova, Tarcento, Artegna e Santa Maria La Longa e fuori regione a Torvaianica, Siracusa, Calitri, Magenta, Roma e Selva di Cadore. Di molte di queste ha anche curato l’arredamento. Tra il 1969 e il 1972 ha realizzato un complesso alberghiero con nuclei residenziali all’Isola del Giglio. Nel campo dell’edilizia per l’industria ha progettato nel 1971 il maglificio Piubello a Remanzacco, nel 1985 gli uffici della Claber S.p.A. a Fiume Veneto e nel 2005, sempre per la Claber S.p.A., altri uffici e la nuova show-room. Nel campo dell’edilizia pubblica ha lavorato a Gonars e a Torviscosa. Nel campo dell'urbanistica ha progettato lottizzazioni private; ha elaborato i Programmi di Fabbricazione di Camino al Tagliamento, Cordovado e Varmo, il P.E.E.P. di Camino al Tagliamento, il Piano Particolareggiato del centro storico di Cordovado la zona industriale di Varmo. In alcuni di questi lavori le è stata preziosa la collaborazione dell’ingegner Roberto Foramitti. E’ stata presidente della FIDAPA di Udine (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), proboviro della FIDAPA nazionale e vicepresidente dell’Istituto Italiano dei Castelli, sezione di Udine. Nel 2010 ha ricevuto il premio “Segno donna” conferitole come “Testimonianza del lavoro e dell’arte di un grande architetto del Friuli.”
SONIA MARINO Architetto ed ergonomo certificato, European Ergonomist certified, presso il CREE, Centre for Registration of European Ergonomists. Si occupa di ergonomia e sostenibilità applicate agli spazi costruiti, indoor e outdoor, e ai sistemi, con una particolare attenzione per l'innovazione tecnologica integrata alle tecniche tradizionali e alla qualità d’uso per un’utenza ampliata. La sua ê una attività di ricerca, consulenza, progettazione e formazione in materia di: Ergonomia/Accessibilità (ambienti costruiti e virtuali/interfacce grafiche) e Sostenibilità (architettura e mobilità, dal risparmio energetico ai materiali ecocompatibili). L’attività di ricerca è iniziata con l’ideazione e realizzazione di Integronomia, progetto di ricerca il cui obiettivo era analizzare le correlazioni tra ambiente costruito e socializzazione attraverso la rilevazione delle possibili influenze sull'integrazione fra i bambini, determinate dalla conformazione degli spazi scolastici, indipendentemente dalla disabilità e rispetto alla disabilità, e la collaborazione nell’ambito della ricerca INAIL ex ISPESL a livello nazionale “Analisi dell’ergonomia della postazione di lavoro in alcuni settori lavorativi e contesti scolastici, anche in relazione alla disabilità”. I risultati di queste prime ricerche e delle successive sono stati pubblicati in congressi scientifici nazionali e internazionali. Membro di vari Comitati Scientifici, come il CS del X Congresso Nazionale SIE, Società Italiana di Ergonomia, che si terrà a Torino dal 18 al 20 novembre 2013, è attivamente impegnata in alcune associazioni di ricerca e professionali, ricoprendo i seguenti ruoli: Presidente di Integronomia (Associazione di ricerca in Ergonomia e Sostenibilità – www.integronomia.it); Presidente della sezione Roma dell’AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti – www.aidia-italia.org); membro del CD della sezione Lazio della SIE (Società Italiana di Ergonomia – www.societadiergonomia.it). Organizzo convegni, seminari e iniziative il cui scopo è la diffusione della conoscenza, a diversi livelli, delle tematiche dell’ergonomia e della sostenibilità.